mercoledì 24 luglio 2013

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita

Ho imparato che non importa quanto buona sia una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo bisognerà che tu la perdoni.

Ho imparato che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.

Ho imparato che non dobbiamo cambiare gli amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.

Ho imparato che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.

Ho imparato che o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.

Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.

Ho imparato che la pazienza richiede molta pratica.

Ho imparato che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.

Ho imparato che a volte la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.

Ho imparato che, solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto sé stesso.

Ho imparato che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.

Ho imparato che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.

Ho imparato che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.

***

Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così, quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.

Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.1

La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se sia stata la miglior conversazione mai avuta.

È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.

Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.

Non cercare le apparenze: possono ingannare. Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi. Cerca qualcuno che ti faccia sorridere, perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.

Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.

Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!

Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.

Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.

Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.

L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un tè.

Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi far bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.

Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano, vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange

Octavian Paler

Lentamente muore (Ode alla vita)


Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente
chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
quando è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita,
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce
o non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Martha Medeiros

domenica 3 febbraio 2013

India: un happening tra riflessioni, yoga, immagini e racconti

Domenica 17 febbraio 2013, ore 15.00 – 19.00

Quando si parla dell’India in Occidente si attivano fantasie e suggestioni, si aprono
porte meravigliose e sconcertanti , si prova attrazione e repulsione, ci si sforza di capire
ma non si riesce spesso a formulare che idee stereotipate.
L’India, nonostante la modernizzazione che la fa oggi sembrare un po’ più “familiare”, resta in realtà un mondo in gran parte a noi inconoscibile in quanto “altro”. Eppure sta diventando una delle grandi potenze del pianeta. Almeno ci prova.
La breve finestra introduttiva di Marco Maule ci aiuterà a misurare la complessa problematicità di una autentica comprensione del fenomeno indiano. Gli interventi
successivi ci consentiranno di esplorare, con alcune rapide quanto incisive incursioni, alcuni aspetti intimamente associati alla cultura indiana.

Evento di raccolta fondi a favore dell’Associazione Care & Share

Programma

In apertura saluti di benvenuto di Paolo Gorini de Il Segreto dell’Acqua.

Ore 15: L’India tra mito e realtà: dai testi sacri al cinema di Bollywood, Marco Maule, architetto e guida culturale di viaggi

Ore 16: L’infanzia in India oggi: come aiutare un/a bambino/a con l’adozione a distanza, Antonio Benci, Associazione Care & Share.

Ore 16.30: Yoga: esperienza da vivere, Gabriella Valeri, insegnante di hatha yoga

Ore 17: The chai indiano e dolcetti per tutti

0re 17.30: Scatti e non solo… da alcuni luoghi sacri dell’India, Francesco Ranieri, Associazione River to River, appassionato di cultura indiana.


Ore 18: “River to River”: il primo e unico festival dedicato interamente al cinema indiano, in Italia, Francesco Ranieri, Associazione River to River, appassionato di cultura indiana.
In conclusione lettura di racconti indiani, a cura di Daniela Villa de Il Segreto dell’Acqua.

Associazione Care & Share
Care & Share nasce nel 1991 in India e da allora ha mandato a scuola 19.000 bambini. E’ registrata presso il Ministero delle Finanze in India ed è ONG riconosciuta dal Min. Affari Esteri in Italia. Care&Share si basa su un approccio “da persona a persona”, attraverso la sponsorizzazione a distanza che crea un legame tra il donatore e il bambino. Istruzione e assistenza dei bambini indiani poveri e
bisognosi, progetti di solidarietà, inserimento e sostegno quali aiuti nei diversi slums (assistenza medica gratuita, latte ai bambini e malati, vaccinazioni, costruzione di scuole).

Marco Maule, architetto e studioso di Storia dell’Arte, una grande passione per l’iconografia e l’iconologia, materie su tiene docenze e conferenze. Svolge un’intensa attività di guida culturale per viaggi di sua invenzione, in collaborazione con tour operator e importanti associazioni (FAI, Amici dei Musei, ecc.) soprattutto in Medio Oriente e Nord Africa (Civiltà Islamica e Archeologia delle Antiche
Civiltà) e in Asia CentroOrientale (Via della Seta, Civiltà Indiana e Tibetana, Civiltà Cinese e Indocina).

Durante l’evento sarà presente un banchetto di oggettistica indiana, il ricavato andrà a sostegno delle iniziative di Care&Share in India.

Per ragioni organizzative si prega di confermare la presenza a: informazioni@ilsegretodellacqua.it    Tel: 3386234393




mercoledì 3 ottobre 2012

Tenue sentore di caco




Il caco fondamentalmente è un timido, è un frutto che sa cosa voglia dire l’attesa, per questo diventa difficile da attaccare. Se ne sta da solo su un ramo, nel freddo e nella nebbia autunnale, capace di godersi ancora questi istanti quando tutti hanno ormai deciso di abbandonare lasciandosi cadere. In questo momento così freddo, spoglio e bigio, lui riesce ancora a dare del colore solo con la sua presenza.
I cachi sono nobili anche per questo aspetto, fanno vero colore, hanno bella forma, giuste dimensioni, tenue sapore, dolce fragranza, piacevole differenza di struttura delle varie parti sul palato, è un frutto che ha pazienza, si può permettere di aspettare che la stagione avanzi senza timore, con questo spirito deve essere mangiato, con calma, per gradi, prima con gli occhi e solo a piccole dosi, altrimenti si rischia di perderlo, sia nel sapore, che nella struttura.
Il modo migliore per gustare un caco è proprio così, fresco e crudo, venendo dal freddo, la cottura lo cambia parecchio, farne marmellata stravolge un po’ tutte le sue caratteristiche, spesso questo amore nei suoi confronti porta ad intestardirsi nel tentare di variare quello che è il modo più semplice ed immediato di mangiarlo…una lavata e via, nel tempo ho tentato di infilarlo in qualche dolce, provando molte varianti, crostate, torte, marmellate, ma niente da fare, Lui è un Elemento dedito al freddo, con il caldo sparisce.
Quindi?
Gelato al caco!!!
Prevede l'impiego di una crema molto simile alla crema inglese, realizzata utilizzando anche gli albumi delle uova alla quale viene aggiunta successivamente la polpa di cachi freschi e panna montata. Si può prevedere l'aggiunta di aromatizzanti tipo vaniglia, buccia di limone o liquore, ma il delicatissimo sapore del caco mal  sopporta vicini di questo genere, ho quindi preferito eliminare qualsiasi aroma di contorno.
Ingredienti:
2 uova intere
200 ml di latte
100 gr di zucchero
200 ml di panna
2 cachi

In una casseruola lavorare le uova e lo zucchero con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un composto cremoso. Scaldare il latte senza portarlo a bollore ed unirlo lentamente alle uova lontano dal fuoco continuando a mescolare.
Mettere la casseruola sulla fiamma senza farle prendere troppo calore in modo che non raggiunga mai il l’ebollizione. Continuare a tenere sul fuoco finchè la crema non si è ispessita. Toglierla dal fuoco e farla raffreddare, continuando a mescolare.
Nel frattempo prendere la polpa di due cachi e passarla al mixer, unirla alla crema di uova quando questa sarà completamente raffreddata. Montare la panna ed unirla delicatamente al composto, mettere tutto nella gelatiera a mantecare per il tempo necessario.

Si può servire in una coppetta realizzando un letto con la parte più consistente della polpa dei cachi dando un estetica simile a petali di fiore e cospargendo con scagliette di cioccolato fondente.
Il caco, come suo solito, fornisce colore, dolcezza, consistenza e come tutti i timidi, solo un tenue sentore della sua presenza.


giovedì 6 settembre 2012

INAUGURAZIONE!!!




Finalmente siamo arrivati all'inaugurazione, siete tutti invitati sabato 15 settembre dalle ore 16.00 nella sede dell'Associazione Il Segreto dell'Acqua.

Ci sarà la possibilità di conoscere i nostri programmi, i corsi (Tai Chi, Reiki, Yoga, Wing Chun, Spada Giapponese, Shiatsu, Fiori di Bach, Lavoro di Biografia, eccetera...) ed i laboratori dedicati al benessere.
   
Ci sarà la possibilità di vedere gli spazi, conosce e scambiare quattro chiacchiere con gli insegnanti e mangiare uno stuzzichino facendo un brindisi tutti insieme, vi aspettiamo.

Il Segreto dell'Acqua via saint Denis 35 Sesto San Giovanni (Mi)

Vi mettiamo il link ad una mappa di google per raggiungerci.

A presto

Daniela e Paolo